Negli ultimi anni abbiamo assistito a una grandissima diffusione della realtà virtuale, complice anche l’industria dei videogiochi che hanno reso più accessibili a tutto il pubblico gli strumenti necessari per viverla.

Cos’è la realtà virtuale? La realtà virtuale o virtual reality (VR) è una simulazione più o meno verosimile di una realtà che non esiste, ma che è appunto ricostruita digitalmente. Questa realtà può essere navigata come un luogo vero e proprio, ci si può interagire e si sovrappone, a tutti gli effetti, alla realtà fisica. Non è una semplice evasione, se usata correttamente la realtà virtuale genera stimoli nuovi nel nostro cervello. Grazie alla totale immersione in un ambiente nuovo, l’utente potrà esplorare punti di vista impensabili nella realtà, come viaggiare nel passato.

Come funziona la realtà virtuale? La realtà virtuale viene esperita tramite un visore che permette di entrare in un mondo tridimensionale con gli occhi e, grazie ad appositi comandi, anche con il movimento. L’aggiunta di cuffie completa l’esperienza virtuale immersiva con l’audio.

La realtà virtuale può essere applicata con successo ai Beni culturali.

La ricostruzione 3D di luoghi non più esistenti rappresenta un vero e proprio restauro virtuale, vivibile solo grazie alla virtual reality.

Non solo, la realtà virtuale permette di visitare luoghi chiusi al pubblico o di viaggiare nel tempo, scoprendo di fronte a un monumento il suo percorso nel passato. È possibile, quindi, non solo far assaporare all’utente un sito archeologico, ma anche tutto il contesto urbano e sociale che lo contraddistingueva.